Dicono di noi

Raccontaci cosa pensi del Baskin, se lo conosci o lo pratichi, se sei stato ad assistere ad una partita, quali emozioni hai provato...

Sfogliando la Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità mi soffermo a leggere la seguente affermazione:" …incoraggiare e promuovere la partecipazione più estesa possibile delle persone con disabilità alle attività sportive ordinarie a tutti i livelli".

Se un tempo ritenevo tale affermazione alquanto difficile da realizzare, ora devo affermare a gran voce che l'obiettivo proposto è davvero raggiungibile. Se posso confermare ciò è grazie a tutto il mondo del Baskin Valle Imagna, una meravigliosa realtà del nostro territorio che coinvolge persone disabili permettendo loro di impegnarsi in partite davvero uniche ed emozionanti.

Innanzitutto bisognerebbe frequentare le loro dispute in palestra per rendersi conto di  quanto lo sport possa essere davvero motivo di inclusione, di socializzazione, di orgoglio e di superamento di tabù ideologici che portano solo a tristezza ed emarginazione.

L'espressione fiera e attenta degli occhi degli atleti e la loro massima concentrazione nel seguire ogni attimo della partita che stanno giocando sono qualcosa di indescrivibile. La loro partecipazione al gioco emana un senso di appropriamento della partita e di grande tenacia che raramente ho avvertito prima.

Sono attimi fuggenti di vero coinvolgimento in quello che fino a poco tempo fa era uno sport per i più abili e fortunati, ma che oggi vede su uno stesso campo persone disabili e non disabili giocare insieme con la stessa maglia per affrontare partite che rimarranno indelebili nel cuore e nei ricordi dei nostri atleti. 

Lo scorrere del tempo segnato dal tabellone luminoso in palestra porta a vittorie e sconfitte a livello di punti, ma registra sempre grandi successi anche tra chi segue ed ha a cuore questo sport capace di cancellare limiti e differenze almeno sul campo di gioco.

Dietro a quegli atleti che corrono veloci in campo, ci sono però volontari audaci e impegnati che hanno superato ogni barriera mentale per arrivare ad insegnare la disciplina del basket ai portatori di disabilità. Sono istruttori sportivi o semplicemente volontari ed amici che impegnano il loro tempo libero a favore dell'inclusione, a cui va il mio personale ringraziamento per quello che fanno, capaci di andare oltre ogni disabilità per sfruttare al meglio le abilità di ogni singolo giocatore affinchè riescano a mettersi in gioco nel vero senso della parola.

Ce ne vorrebbero tante di persone come loro nella società dei nostri giorni, persone che credono nei più fragili e che si adoperano per aprire loro porte che fino ad anni fa erano chiuse.

E se ci sono atleti e allenatori, ci sono anche società e associazioni che percorrono questi obiettivi, difficili, ma non impossibili. Un grazie allora a tutto il team del Baskin Valle Imagna, che con impegno sta portando avanti una magnifica realtà socio-educativa e sportiva di grande pregio, dando vere e proprie lezioni di vita a tutti noi. 

La diversità non deve essere un elemento insuperabile, che porta all'impedimento della pratica sportiva o di altre forme ricreative: con l'aiuto di tutti si può fare molto e i ragazzi del Baskin ce lo stanno dimostrando.

Invito tutti a provare la gioia, in qualità di spettatore, nel battere le mani a questi ragazzi almeno una volta, in una delle tante partite giocate in casa: sono certa che sarebbe già l'inizio di un'inclusione che tutti dobbiamo perseguire ogni giorno, in palestra e sulla strada, in ufficio o a scuola, perché è proprio partendo dalle piccole cose che si ottengono quelle più grandi. I nostri cari ragazzi del Baskin ne sono la prova. Grazie di cuore!

Stella

(Vicesindaco di Sant'Omobono Terme)

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